Evidenze del 13 marzo 2023

  • I Comuni hanno ancora tempo fino al 14 aprile 2023 per richiedere i 320 milioni di euro destinati all’efficientamento energetico e all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sugli edifici comunali. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha infatti prorogato i termini per la presentazione delle domande e la realizzazione degli interventi previsti dall’Avviso “Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica CSE 2022”. La presentazione della domanda di partecipazione va inoltrata entro il 14 aprile 2023. Il completamento degli interventi finanziati deve avvenire entro il 31 agosto 2023 e la richiesta di accredito del contributo da parte dei Comuni beneficiari entro il 15 settembre 2023.
  • Il Ministero del Turismo e la BEI lanciano il fondo tematico per il turismo. A seguito della firma di un accordo di finanziamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la creazione di un Fondo di Fondi nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a sostegno del turismo sostenibile e della rigenerazione urbana, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Ministero del Turismo lanciano il Fondo Tematico per il Turismo da 500 milioni di euro. Nel dettaglio, gli investimenti realizzati grazie al Fondo possono prevedere la costruzione, ristrutturazione e ammodernamento di strutture e infrastrutture, in ottica di favorire la sostenibilità e la transizione verde del settore turistico, attraverso ad esempio investimenti in progetti e/o processi di digitalizzazione e interventi che mirano a promuovere la mobilità sostenibile connessa al turismo.
  • Prime anticipazioni sui contenuti del negoziato tra Roma e Bruxelles per la riassegnazione delle risorse PNRR. La proposta italiana è quella di ricollocare i vari progetti finanziati dai fondi comunitari sui binari più consoni ai loro tempi di realizzazione. A poco più di un anno dall’avvio del piano appare ormai evidente che una fetta degli investimenti targati Pnrr difficilmente potrà essere completata entro il 2026: per cui una parte, in particolare nel Mezzogiorno, potrebbe essere trasferita nella dotazione dei fondi di coesione, che hanno il vantaggio di allungarsi fino al 2029. In questo contesto prende forma anche il nuovo fondo per la transazione energetica RepowerEu che sarà basato sui 2,7 miliardi della quota italiana decisa in Europa e sul 7,5% delle risorse della coesione (circa 3,2 miliardi). A questa dotazione base da 6 miliardi, si dovrebbe poi aggiungere una quota del Pnrr che ha bisogno di tempi più lunghi e risorse dal mercato Ets, quello delle aste sulle emissioni di C02. 
  • Per far fronte alla grave crisi idrica 2023 il governo ha stabilito un piano in quattro punti: A) creazione di una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati che dovrà definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali. Lo scopo è individuare le priorità di intervento e definire la loro programmazione, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. B) un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità. C) nomina di un commissario con poteri esecutivi per dare attuazione al piano. D) una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica.
    • Tra le priorità già individuate nel corso del primo incontro quella di stilare un piano invasi cercando di trattenere le risorse idriche, oltre a impostare un ragionamento serio sul recupero delle acque reflue.
  • Il decreto legge 24 febbraio 2023, n.13 con il quale il Governo ha introdotto misure di ulteriore semplificazione ed accelerazione delle procedure strumentali all’attuazione del PNRR ha modificato anche le procedure di gestione finanziaria che attualmente sono disciplinate dall’art. 15 del d.l. 77/2021, dal DM 11.10.2021 e dall’art. 9, comma 6, del d.l. 152 del 2021: alla normativa primaria si aggiungono la circolare MEF-RGS n. 29/2022  e le Faq di Arconet n. 48 sull’armonizzazione e n. 3 sul PNRR.  Nell’ambito di tale complesso sistema finanziario e contabile, il Governo è intervenuto sulla disciplina delle anticipazioni delle risorse finanziarie ai Soggetti attuatori, apportando puntuali ma significative modifiche all’art. 9, comma 6, del d.l. 152/2021 a mente del quale il MEF, con propri decreti, che debbono essere trasmessi alle Camere per  l’espressione dei pareri delle Commissioni parlamentari competenti, può disporre anticipazioni,  anche oltre la misura base del 10% prevista dal circuito finanziario del PNRR, da destinare ai soggetti attuatori, , sulla base di richieste motivate avanzate dalle amministrazioni centrali titolari degli interventi. L’art. 2, comma 2, del DM 11.10.2021 prevede che “ai fini dell’erogazione dell’anticipazione, l’amministrazione titolare dell’intervento deve attestare l’avvio di operatività dell’intervento stesso, ovvero l’avvio delle procedure propedeutiche alla fase di operatività”.
  • Il DL 3 “Ricostruzione” è stato approvato Camera dei Deputati e convertito in legge. Il testo introduce importanti novità per la ricostruzione e per i territori del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016. Una delle novità più attese è stata l’approvazione della norma che permette di stabilizzare il personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione, che abbia maturato o che maturerà, al 31 dicembre 2023, tre anni di servizio. Sarà prevista anche una riserva del 50% per i concorsi pubblici banditi dagli stessi enti per valorizzare l’esperienza e l’impegno maturati dai professionisti della ricostruzione. Una soluzione attesa e fortemente richiesta da Regioni, Comuni, Usr ed Enti parco.

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